Programma e relatori
La teorizzazione e la personalità di Enzo Spaltro hanno caratterizzato per decenni il panorama della psicologia del lavoro e più in generale della psicologia in Italia e all’estero. è stato un intellettuale poliedrico che più degli altri ha studiato e sviluppato i gruppi già a partire dagli anni ‘60, facendo della pluralità (1993) un tema portante del suo pensiero. Nel tempo, migliaia di psicologi, consulenti e manager si sono avvicinati alla sua dottrina sviluppata presso l’Università di Bologna, ma anche nelle aziende, nel sindacato, nella Pubblica Amministrazione. Molti sono rimasti colpiti dalla capacità “profetica” di Enzo, di individuare in anticipo quelli che sarebbero diventati grandi temi della psicologia sociale come la complessità (1990) e la soggettività (2001).
Il suo ultimo filone di ricerca, dal secondo decennio del ventunesimo secolo, è stato il benessere di cui ha dato un’interpretazione originale. Il benessere per Spaltro è la “capacità di esprimere e di esprimersi”. Tuttavia, ha sostenuto, che spesso si studia il benessere partendo dal malessere e che invece il benessere richiede la capacità di inventarlo e non leggerlo come mancanza di malessere. Il benessere richiede il futuro e non basta la negazione del passato.
Per tale motivo serve un approccio più esteso che lui ha definito “Bellessere”. Fino dal 2010, Spaltro ha scritto numerosi saggi (alcuni dei quali inediti) nel tentativo di costruire una teoria generale del Bellessere. A tre anni dalla sua scomparsa, la ricercatrice e compagna di una vita Milena Ambrosini, ha selezionato e organizzato questi scritti per offrire lo sguardo dell’Autore su un tema di grande importanza nell’attuale scenario del lavoro in Italia.
La curatrice, in particolare, ha suggerito al lettore di avvicinarsi al modo di pensare di Enzo Spaltro, sempre volto a cogliere la molteplicità del reale o, almeno, la sua dualità. Occorre, a tal fine, adottare due figure retoriche che sono l’Ossimoro e il Chiasmo che affiancano concetti opposti nel primo caso, oppure che invertono l’ordine di una sequenza di parole cambiandone il senso, nel secondo caso. Afferma la curatrice “entrambi i modi producono un pensiero che porta all’apertura spesso verso ragionamenti surreali, che possono essere utilizzati ancora per produrre nuovi concetti e posizioni” (pag. 10).
L’invito ad aprire il pensiero e a riuscire a rimanere nell’ansia che ciò comporta, è la capacità a cui Enzo Spaltro invita il lettore. Un investimento necessario per costruire il Bellessere.
18.00-18.05 |
Introduzione Elio Borgonovi, Presidente APAFORM |
18.05 - 19.10 |
Relatori Presentazione del volume di Enzo Spaltro, Teoria generale del Bellessere, Pendragon, 2024 a cura di Milena Ambrosini Ne discuteranno con la curatrice: |
19.10 - 19.25 | Q&A |
19.30 |
Conclusioni Elio Borgonovi, Presidente APAFORM |