È giustificato pensare che la donna e l’uomo di azienda e anche i manager possano trovare nella narrativa suggestioni, stimoli e anche risposte ad alcune domande di fondo che la stessa scienza manageriale elude o stenta a trasmettere, inviluppata come è nei tecnicismi e nella ricerca di ricette di pronta applicazione. Questo riguarda in particolare gli aspetti comportamentali, relazionali, l’espressione della soggettività nei contesti organizzativi.
È il romanzo moderno a riconoscere il progressivo dispiegarsi della soggettività nelle vicende umane. Da “Don Chisciotte” a “Robinson”, a “Moby Dick”, a “L’educazione sentimentale”, fino a “L’uomo senza qualità”. Ma è il linguaggio del cinema che rende ormai con maggiore presa questa esplosione in mille diverse direzioni dei comportamenti e della soggettività. In questo, uno dei massimi maestri è Clint Eastwood, che, ad esempio in “Hereafter”, utilizza la potenza delle immagini, delle sequenze e del movimento per mostrare l’irrompere della vita, che esplode nella grande pluralità di forme e contesti anche lavorativi del mondo odierno.
Per analizzare in particolare l'impatto della soggettività potenziata anche dalle tecnologie sull'esperienza di lavoro ci si può riferire a opere come “La legge del mercato”, “The Square”, “Sorry we missed you”, “Les miserables” che saranno richiamate nel corso dell’incontro, che sarà l’occasione per interagire con i relatori e condividere esperienze di film e romanzi interessanti per il management.
Programma
17.30-17.40 |
Introduzione Elio Borgonovi, Presidente APAFORM |
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17.40-18.40 |
Relatori Gianfranco Rebora, Professore emerito di Organizzazione Aziendale LIUC-Università Cattaneo Eliana Minelli, Professore associato di Organizzazione Aziendale LIUC-Università Cattaneo |
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18.40-18.55 |
Dibattito tra i partecipanti |
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18.55-19.00
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Conclusioni Elio Borgonovi, Presidente APAFORM |